Continua la tradizionale figura da scemo in ufficio… ad essere sinceri questa è vecchierella, ma mi è tornata in mente perchè oggi aprendo la porta del terrazzino mi è volata via la maniglia (non che sia la prima volta, sono già dovuto rientrare dalla finestra di un ufficio perchè mi ero chiuso fuori sul balcone…). Ma queste sono altre storie.
Quella che vi racconto parla di un eroe coraggioso di altri tempi (io) e di una missione ai confini del mondo (aprire la finestra del cesso perchè il cestino era pieno di avanzi del pranzo e puzzava di morte). Facile no? SBAGLIATO… Voi allora non conoscete i segreti dell’ Ufficio delle Maniglie Volanti!! La leggenda narra che qualsiasi maniglia tocchi, essa cade a terra. Fine. Ma se sotto la maniglia non c’è il pavimento ma un capiente contenitore di ceramica bianca pieno di acquetta giallina altresì noto come CESSO?
Una cosa per volta… Entro in bagno per arieggiare, alzo con un braccio la tenda per non rovinarla e con l’altro apro la finestra fino a 90 gradi dalla sua sede nel telaio, mollo la maniglia ed essa vooooolaaaaaa eeeee Pluffff…. dritta nel water! Ma sarà sfiga? Esco dal bagno, recupero un sacchetto di plastica, con intrepido coraggio e infinita pazienza recupero l’arnese di plastica nera e lo metto in ammollo nel lavabo. Recupero un asciugamano, asciugo la maniglia, rimetto al suo posto l’asciugamano (occhio non vede cuore non duole, si dice così no?) e con infinita pazienza re-incastro al suo posto il maledetto oggetto volante…
Anche per questa volta la leggenda si è compiuta e il fascinoso protagonista decisamente maschile (sempre io) ha sconfitto il suo destino… ma per quanto ancora?
Se non credete a ciò che vi ho detto, esiste un filmato fatto col cellulare da un collega evidentemente più carogna di me, col quale mi ricatta al capo e mi costringe a tagliare carta e fare fotocopie… E’ duro il mondo del lavoro!